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ORIGAMI - VOLO DI FARFALLA: DONNE & MAMME CORAGGIO 2020
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"Se ti diranno sei finito, non ci credere"
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(G.Morandi)
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VALENTINA PITZALIS è L'UNDICESIMA TESTIMONIAL del 2020
Durante la mia infanzia ed adolescenza sono sempre stata estremamente insicura e con una pessima opinione di me, nonostante fossi circondata da amore, affetto e sostegno. Ho sempre "odiato" me stessa, non ho mai trovato bello il mio viso nè piacente il mio corpo. Ero consapevole che la mia disistima rischiava di rasentare la patologia perchè di fronte all'esortazione di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso" mi sentivo profondamente falsa ed ho quindi cercato nella danza e nel teatro un luogo in cui potermi ritrovare e, piano piano, imparare ad amarmi sinceramente.
Il 25 Novembre 2020 si celebra la GIORNATA internazionale per l'ELIMINAZIONE della VIOLENZA CONTRO LE DONNE e sono felice, grata ed onorata di presentarvi VALENTINA PITZALIS, straordinaria DONNA che, nonostante il suo volto deturpato e un braccio amputato, mi ha ricordato e testimoniato dove stanno la vera bellezza, la vera autostima, il vero coraggio e dove essi vanno cercati, coltivati e protetti.
Valentina il 17 Aprile 2011 è sopravvissuta a un tentativo di omicidio da parte del marito (che l'ha cosparsa di cherosene e le ha dato fuoco) dal quale era separata da oltre un anno. «Sono precipitata nell'inferno. Ho combattuto la morte e l'ho sconfitta, ma quell'inferno non riesco a lasciarmelo alle spalle e ne porto i segni in tutto il corpo"
Valentina ha subito per 9 lunghi anni una continua campagna diffamatoria nei suoi confronti a causa delle false accuse e bugie da parte dei genitori dell'uomo che ha cercato di ucciderla.
Finalmente il 1 Ottobre 2020 il Gip Muscas ha accolto e sottoscritto la richiesta di ARCHIVIAZIONE delle ACCUSE contro VALENTINA PITZALIS presentata dalla Procura di Cagliari, sancendone l’INNOCENZA.
QUI l'articolo del giornalista Fabio Lombardi che sul suo blog, Nera e dintorni, ha sempre raccontato quello che ha subito Valentina in questi anni, attraverso anche a una dettagliata inchiesta ricca di documenti e atti ufficiali.
QUI il bellissimo articolo di Unione Sarda che nell'Ottobre 2011 iniziò a raccontare il calvario di Valentina
QUI l'articolo di Selvaggia Lucarelli, che, da donna e giornalista, non ha mai lasciato sola Valentina e che ha scritto e riportato la realtà dei fatti, senza trattare Valentina come una vittima di serie b
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"Quella che vedete non sono io ma è ciò che mi è stato fatto. È irreversibile, non c'è niente da fare.
Quando mi deridete e sbeffeggiate non state insultando me, state solo rimarcando l'orrore di quello che ho subito, ma non ce n'è bisogno credetemi.
Io quell'orrore ce l'ho stampato non solo addosso ma anche nella mente e non andrà mai via. Non mi vergogno del mio aspetto e non nascondo mai il mio volto nonostante le occhiate indiscrete per strada e i commenti poco piacevoli sui social. Vergognoso sarebbe chiudersi in casa per il timore dei giudizi della gente!
Lo schifo, come la bellezza, sta negli occhi di chi guarda."
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Anche a Valentina ho posto le domande inerenti gli approcci educativi che seguo per crescere Kristel Sundari perchè ritengo la sua esperienza personale di vittima di tentato femminicidio estremamente illuminante ed ispirante per non arrendersi mai e per realizzare, veramente, la versione migliore di noi stessi.
1) La dott.ssa Maria Montessori ha lasciato all'Umanità un Metodo educativo il cui motto principale è "AIUTAMI A FARE DA ME" e vede il bambino come persona completa, il cui destino è costruire una società nuova e improntata alla pace. Alla luce della Tua situazione personale e del dramma che hai dovuto affrontare, come valuti questo motto? Ritieni che sia importante anche per gli adulti?
Credo che il motto " Aiutami a fare da me " sia importantissimo sia per i bambini che per gli adulti perché l'autostima e individualità sono due concetti fondamentali nella vita di ognuno di noi. Riuscire a costruire qualcosa con le proprie forze e i propri strumenti riempie di soddisfazione e stimola la creatività. Ovviamente serve anche l'aiuto di chi ti sta intorno, intenso però come una sorta di guida che ti stimoli a raggiungere l'obiettivo ma lasciandoti libero allo stesso tempo di arrivarci con la tua personale modalità. Dunque aiutare, in questo caso, non significa sostituirsi al bambino o all'adulto facendogli vedere come si fa una determinata cosa e dicendogli che essa va fatta o non fatta in quel modo ma è spiegargli che ci sono vari modi per raggiungere un obbiettivo e sta solo a noi trovare la giusta strada per arrivarci.
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2) Il pedagogista Loris Malaguzzi ha insegnato che il bambino è dotato di CENTO LINGUAGGI, ossia plurimi accessi alla realtà e al mondo: per questo motivo egli deve essere messo nelle condizioni di attivare contemporaneamente più modalità espressive, esercitando contestualmente le mani, il pensiero e le emozioni. In questa ottica ritieni che la Tua condizione di sopravvissuta ad un tentato femminicidio sia di ostacolo o in sintonia con questa visione? Secondo Te la violenza sulle donne con che forma di linguaggio può e deve essere fermata?
La mia condizione è in totale sintonia con questa visione proprio perché essendo stata privata dell'autosufficienza e in qualche modo anche della mia identità, ho dovuto sviluppare diversi modi per affrontare il mondo e quello che in quel mondo era normale ma per me era diventato totalmente diverso.
Ho dovuto pian piano reimparare a compiere semplice gesti quotidiani che erano semplicissimi da normodotata ma che erano diventati delle vere e proprie sfide nella mia nuova condizione. Ho dovuto imparare ad accettare il mio nuovo aspetto e a non aver paura di mostrarlo agli altri. Ho usato la parola e la comunicazione per esorcizzare quello che mi era capitato e mi è stato di grande giovamento. Ho imparato a non arrendermi mai e ad affrontare la mia nuova vita a testa alta con forza e grinta. Non è stato facile ma sono la testimonianza vivente che con la forza di volontà si può tutto.
Credo che la violenza sulle donne possa essere combattuta e fermata facendo tanta prevenzione e sensibilizzazione.
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Collaboro da diversi anni con una onlus che si chiama "Fare x Bene" con la quale, oltre a dare gratuitamente aiuto psicologico e legale alle donne vittime di violenza, lavoriamo assieme a professionisti nelle scuole medie e superiori di tutta Italia con progetti atti a spiegare e far conoscere agli studenti e anche ai loro genitori, la piaga della violenza di genere, bullismo e cyberbullismo, le conseguenze che esse creano e fornendogli gli strumenti per riconoscere e contrastare questi orribili fenomeni. Oltre alla prevenzione, facciamo anche tanta sensibilizzazione, con eventi pubblici che coinvolgono tutte le persone a prescindere dalla loro età, come ad esempio eventi teatrali o artistici, mostre e tanto altro. Crediamo che se ne debba parlare e non ci si debba assolutamente vergognare, non sono le vittime a dover provare vergogna ma i loro aguzzini.
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Ho voluto mettere nero su bianco la mia storia, scrivendo un libro a tre mani insieme a Giusy Laganà, segretario generale di Fare x Bene Onlus e insegnante in una scuola media di Milano, proprio per fare in modo che quello che è accaduto a me non accada a nessun altra. Si intitola " Nessuno può toglierti il sorriso" ed è il messaggio di forza e speranza che voglio trasmettere a tutti. Porto la mia testimonianza nelle scuole e ovunque riesca ad andare perché ho avuto la fortuna di sopravvivere a un tentato femminicidio e vorrei aprire gli occhi a più persone possibile. Per me e per tutte quelle che purtroppo non ce l'hanno fatta e non possono più raccontarlo.
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3) Il Prof. Howard Gardner propone il superamento della vecchia concezione d’intelligenza come fattore misurabile tramite il Q.I. (quoziente di intelligenza) descrivendo il bambino come portatore non di un'unica intelligenza ma di DIVERSE INTELLIGENZE (linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, intrapersonale, interpersonale, naturalistica, spirituale) ovvero numerose strade/opportunità per raggiungere un obiettivo. La Tua esperienza di vittima di violenza fisica (prima, tramite il tentato omicidio da parte del tuo ex) e psicologica/morale (poi, da parte di Mamusa e della gìGiustizia Italiana che per anni le ha fatto più male di quanto le abbia fatto il suo ex quando le ha dato fuoco) Ti ha aiutata a scoprire e attuare diverse o nuove intelligenze che magari prima non avevi mai usato?
Non so se la mia condizione di vittima di violenza psicologica e fisica mi abbia fatto sviluppare nuove intelligenze o meglio, non so se le nuove modalità che ho utilizzato per affrontare la vita possano essere definite tali. Di sicuro, come dicevo nella risposta alla precedente domanda, ho dovuto trovare modi differenti di affrontare le vicissitudini quotidiane, dal semplice tenere la forchetta per mangiare al vestirmi, lavarmi o ad esempio cambiare un cd nello stereo. Alcune cose non riesco più a farle da sola neanche mettendoci tutto l'impegno e l'inventiva del mondo, perché purtroppo non sono sufficienti a superare determinati limiti fisici ma, come dicevo prima, ho imparato a non arrendermi e soprattutto a non abbattermi.
Se c'è una cosa che paradossalmente ho sviluppato dopo quello che ho subito, è senza ombra di dubbio la positività! Ma anche l'autoironia e l'ottimismo. Tutto si affronta meglio con un bel sorriso sul volto.
4) Come donna, hai un consiglio che vuoi regalare ad una bimba di 3 anni, per il suo futuro?
Il mio consiglio è quello di amarti smisuratamente, credere sempre in te stessa e non permette mai a nessuno di sminuire te o i tuoi sogni e le tue ambizioni. Circondati di persone positive che costruiscano assieme a te il bello. Tieni però sempre presente anche il brutto che esiste ma solo per sapere quello che non vuoi essere o diventare. Buona vita e ricorda sempre che Nessuno può toglierti il sorriso.
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TROVI VALENTINA PITZALIS VIA SOCIAL QUI
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Grazie di cuore Valentina Pitzalis per aver accolto il mio invito. Tu, donna bellissima e solare che ti ritrovi sfigurata nel viso e nel corpo sei però riuscita, nonostante le indicibili sofferenze psico-fisiche, a risorgere diventando più forte e bella di prima, testimoniando che la vera bellezza è quella dell'anima , che la vera forza è quella dello spirito e che veramente nessuno potrà mai toglierci il sorriso se noi non glielo permetteremo.
Auguro a mia figlia Kristel Sundari e a tutte le bambine di oggi che saranno le future donne di domani di imparare da Valentina il coraggio e la determinazione di vivere ogni situazione della vita con il sorriso, con positività ed ottimismo!
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«Ecco perché mi sono salvata, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri:
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la mia testimonianza doveva servire a far comprendere come,
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anche di fronte al dolore più grande, alla paura di non farcela, alla sofferenza,
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siamo solo noi a decidere se e come reagire»