Carissima/o,
quando si diventa genitori si scopre improvvisamente un mondo fatto di pannolini, piccoli abitini, poppate diurne e notturne e così via. Tutta la propria energia ed attenzione si focalizza sulla nuova creatura e, senza parlare della possibilità di avere una depressione post parto, si corre il rischio di dimenticarsi del partner e di sè.
La cura di sé è essenziale per un’educazione a lungo termine ma spesso il genitore finisce per trascurarsi: prima c’è sempre il bambino/a, l’altro partner, la casa…
Per educare tuo figlio/a è fondamentale prenderti cura prima di te.
Anche perché i figli apprendono più dal nostro esempio che dalle nostre parole: essere gentili e responsabili innanzitutto verso se stessi resta sempre l’insegnamento migliore
MA .. CHE COS’E’ il SELF-CARE?
Secondo l’Oxford Dictionary self care significa “avere un ruolo attivo nel proteggere il proprio benessere e la propria felicità, soprattutto in periodi di stress”
La Kansas University identifica 7 pilastri fondamentali del SELF-CARE: mentale, emotivo, fisico, ambientale, spirituale, ricreativo e sociale.
È importante cercare di equilibrare queste 7 aree per un SELF-CARE ottimale. Ecco alcuni esempi di attività che possono nutrire ciascuna area
1. MENTALE : Sviluppa un mindset sano: journaling, meditazione, annota i tuoi pensieri all’inizio e alla fine della giornata e prenditi pause dai dispositivi elettronici in modo intenzionale.
2. EMOTIVA – Applica strategie per affrontare lo stress quotidiano: guarda film o serie preferite, ascolta musica, scrivi affermazioni positive, chiedi aiuto quando necessario e stabilisci dei confini per proteggere te stessa.
3. FISICA – Prenditi cura del tuo corpo con riposo, nutrizione e movimento: bevi molta acqua, segui una dieta sana e regolare, dormi a sufficienza e fai attività fisica.
4. AMBIENTALE – Cura lo spazio che ti circonda e i luoghi che ami: organizza il tuo ambiente di lavoro per favorire pace e benessere, esplora nuovi posti, fai decluttering negli spazi in cui vivi e connettiti con i tuoi sensi mentre cammini.
5. SPIRITUALE – Attività che donano un profondo senso di significato: connettiti ai tuoi valori, trascorri del tempo nella natura, trova una comunità affine e fai volontariato.
6. RICREATIVA – Dedica tempo a hobby e attività che ti interessano: impegnaTI in attività creative, rilassaTI “senza far niente”, balla o canta.
7. SOCIALE – Coltiva relazioni e crea connessioni con sani confini: passa del tempo con amici, chiacchiera con un familiare, scrivi una lettera a una persona cara, partecipa a gruppi di supporto o fai parte di una comunità (anche online).
PERCHE’ ESSERE UN GENITORE CHE HA CURA DI SE’
Se ti rendi conto che, come genitore, finisci spesso, se non sempre!, a mettere in secondo piano i tuoi bisogni, presa/o dai tantissimi impegni quotidiani pur se spinto/a dalla volontà di creare armonia nella tua vita (e in quelle dei nostri familiari), sappi che è importante diventare consapevoli di questa abitudine e iniziare a trovare modi gentili ma efficaci per prenderti cura di te, senza sentirti in colpa: in questo modo, attraverso la cura di te stessa/o, insegnerai ai tuoi bambini/e l’importanza di ascoltare e rispettare i propri bisogni.
L’ANGOLO DELLE EMOZIONI
“A volte improvvisamente mi prende alla gola… come il soffocamento della stupidità altrui e provo un senso di nausea per i gesti dei miei simili” (Giorgio Gaber)
Il DISGUSTO è l’emozione primaria che richiama la ripugnanza per cibi o bevande e richiama a ciò che si cerca di scansare. Mentre la rabbia rappresenta una fisiologica premessa all’attacco e la paura prepara l’adozione di strategie difensive, il disgusto obbliga a voltare il viso o a sollevarlo. Da un punto di vista simbolico evitare lo sguardo di qualcuno può essere segno di repulsione e disgusto da cui si vorrebbe fuggire.
Se un alimento provoca disgusto nel bambino possiamo evitarlo, ma la cosa si complica se l’origine di tale emozione è a livello relazionale. E’ importante che l’adulto comprenda se e perchè il bambino sta provando disgusto in una relazione, fermandosi ad osservare con amorevole attenzione i segnali che il suo corpo invia, così da accompagnarlo a scegliere se evitare di stare nella relazione o cercare un dialogo costruttivo
Ed ora, prima di salutarci, desidero regalarti questa semplice ma efficace attività per lavorare sulla comprensione e sulla trasformazione del DISGUSTO coi tuoi bambini
LIBRO DEL BLEAH CHE DIVENTA YUMMY!
Invita il tuo bambino a disegnare i cibi che trova disgustosi e accompagnalo a inventare/scrivere piccole storie divertenti su come trasformare il suo disgusto in qualcosa di positivo.
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SCUOLA GENITORI (un pensiero di ispirazione, per me, per voi, per tutti noi)
- “Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
- mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene:
- cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso.
- All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è amore di sé.”
(Charlie Chaplin)
- da cuore a cuore
- #unatracciaallavolta
- Maria Noemi / Ding