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ORIGAMI - VOLO DI FARFALLA: DONNE & MAMME CORAGGIO 2020
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"La felicità è una scelta"
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(A.Bush)
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ALICE BUSH è LA DODICESIMA TESTIMONIAL del 2020
Ho conosciuto Alice Bush per questioni di lavoro, tramite Italo DIgitali, quando ero alla ricerca di risorse per poter comprendere meglio come utilizzare in modo efficace le opportunità che il mondo digitale offre. Sono subito rimasta affascinata dalla gentilezza ed eleganza di questa donna che, insieme al suo simpaticissimo e coinvolgente marito Michael, offriva spiegazioni, strumenti e soluzioni in modo estremamente competente ma anche empatico.
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Alice Bush è ingegnere, imprenditrice digitale, coach, moglie e mamma di 2 splendidi figli. Ha vissuto in 7 diversi Paesi e 3 diversi Continenti, esplorando il mondo in lungo e in largo e trovando la sua pace, dopo un momento molto difficile, in Thailandia dove ha riscoperto la sua spiritualità.
E' stata definita un ingegnere della mente. E dello spirito. Passata dall’ingegneria ai temi della crescita personale, ha scoperto infatti che ciò che la rende viva è aiutare gli altri.
La sua missione è quella di diffondere concetti difficili, in modo semplice, alla portata di tutti.
Promuove, grazie a Ritualmente, la palestra virtuale per la crescita personale, il perseguimento di un miglioramento continuo (kaizen), della ricerca di una maggiore consapevolezza attraverso meditazione e mindfulness, di una vita più ricca – in tutti i sensi – attraverso una riorganizzazione del tempo e della priorità.
Anche ad Alice ho posto le domande inerenti gli approcci educativi che seguo per crescere Kristel Sundari perchè ritengo che la Sua testimonianza di mamma e coach possa essere davvero illuminante e costruttiva per tutte le mamme e i papà!
La dott.ssa Maria Montessori ha lasciato all’Umanità un Metodo educativo il cui motto principale è “AIUTAMI A FARE DA ME” e vede il bambino come persona completa, il cui destino è costruire una società nuova e improntata alla pace. Con la tua seconda figlia hai avuto la meravigliosa possibilità di partorire in casa: alla luce del Tuo essere mamma come valuti questo motto in rapporto alla crescita dei Tuoi figli? E alla luce del Tuo essere imprenditrice digitale e fondatrice di “Ritualmente”, la prima palestra virtuale di crescita personale in Italia, ritieni che sia importante anche per chi è già adulto?
Per rispondere a queste domande mi vorrei ispirare alla poesia di K. Gibran che dice:
- I tuoi figli non sono figli tuoi.
- Sono i figli e le figlie della vita stessa.
- Tu li metti al mondo ma non li crei.
Mi ispiro a questa frase perché cerco in modo consapevole di non trattare i miei figli come mio possesso.
I figli non sono un progetto nostro. Sono entità che dal momento in cui escono dalla pancia diventano individui a 360 gradi.
In quanto genitore ho la responsabilità di dare ai miei figli i mezzi, non l’esperienza: quella deve infatti essere vissuta dai figli attraverso gli strumenti che noi diamo loro.
È un concetto molto importante da trasmettere fin dall’infanzia perché il bambino deve sapere che esiste un porto sicuro (la mamma e/o il papà o la persona che se ne occupa) ma allo stesso tempo deve essere lasciato libero nell’esplorazione.
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Un piccolo esempio: se Sebastian cade, se non mi chiede esplicitamente aiuto, lascio che si rialzi da solo, perché desidero che sviluppi resilienza e i mezzi necessari per farlo.
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A questo concetto si lega molto quello di egoismo: essere genitore non ci dà diritto di vivere della luce dei figli.
Dire “Io vivo solo in funzione dei miei figli” è un comportamento molto legato all’ego.
Molte persone trovano il proprio valore solamente nella crescita del figlio (complice anche il fatto di dover lasciare il proprio lavoro per molto tempo e perdere un po’ di individualità). Questo atteggiamento di conseguenza si riversa nel figlio con tante insicurezze e aspettative.
Lo facciamo con i figli ma anche con noi stessi.
Su Ritualmente il lavoro che facciamo è praticamente lo stesso: dare alle persone le capacità e i mezzi per affrontare le esperienze in modo diverso.
Non ci sono dogmi o assolutismi ma solamente l’esperienza, che viene prima di ogni cosa.
Esplorando i mezzi, le persone capiscono come funzionano e di conseguenza si fortificano per affrontare quello che la vita mette loro davanti.
Questo è anche alla base del concetto della resilienza.
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2) Il pedagogista Loris Malaguzzi ha insegnato che il bambino è dotato di CENTO LINGUAGGI, ossia plurimi accessi alla realtà e al mondo: per questo motivo egli deve essere messo nelle condizioni di attivare contemporaneamente più modalità espressive, esercitando contestualmente le mani, il pensiero e le emozioni. Sei un’ingegnere della mente e dello spirito: quanto è importante saper coltivare, incentivare e valorizzare le proprie abilità e la forza interiore fin dalla più tenera età? In che modalità?
Ritengo sia davvero essenziale lasciare libero il proprio bambino di esplorare al 100%se stesso, cercando il più possibile di non trasferirgli delle convinzioni radicate, che siano esse di genere (“il maschio deve giocare a pallone, la femmina con le bambole”), religiose o comunicative.
Non è semplice perché viviamo comunque in una società in cui i bambini vengono plasmati dal contesto in cui sono cresciuti.
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Ma se siamo persone abbastanza consapevoli, possiamo renderci conto del momento in cui trasmettiamo, anche senza volere, certe convinzioni che rinchiudono il bambino dentro degli schemi, quelli che poi da adulto diventano i limiti più grandi.
Se ad esempio Sebastian dice qualcosa di strano, qualcosa che solo una mente da bambino può pensare, lo lascio immaginare senza correggerlo, senza dirgli “si fa così“. Questo vale anche nel gioco!
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3) Il Prof. Howard Gardner propone il superamento della vecchia concezione d’intelligenza come fattore misurabile tramite il Q.I. (quoziente di intelligenza) descrivendo il bambino come portatore non di un’unica intelligenza ma di DIVERSE INTELLIGENZE (linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, intrapersonale, interpersonale, naturalistica, spirituale) ovvero numerose strade/opportunità per raggiungere un obiettivo. Secondo te quanto è importante e come si fa ad allenare un bambino alla felicità?
Allenare un bambino alla felicità è non solo importante ma necessario, così come per un adulto. Se ci alleniamo ad essere felici attraverso la consapevolezza, la gratitudine, la pace del momento presente, perché non permettere ad un bambino di sperimentare la stessa cosa attraverso le sue modalità?
Allora si potrebbe, ad esempio, insegnargli a fare esperienza delle sue emozioni nel corpo, senza farlo sentire inadeguato.
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In Ritualmente ci alleniamo alla felicità ogni giorno con delle tecniche quotidiane: questo vale per gli adulti così come per i bambini.
A maggior ragione loro che, essendo ancora “neutri”, senza sovrastrutture mentali, hanno più capacità di assimilare e far propri concetti importanti che noi adulti invece facciamo più fatica a comprendere, come la gratitudine, il non avere attaccamento per le cose materiali, vivere il processo e non il risultato e via dicendo.
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4) Come donna e mamma, hai un consiglio che vuoi regalare ad una bimba di 3 anni, per il suo futuro?
C’è una cosa che i bambini hanno e che la maggior parte degli adulti perde strada facendo: l’immaginazione. Per questo l’unica cosa che mi sento di consigliare ad una bambina così piccola è di non dimenticare il potere più grande che ha: la sua immaginazione. Perché se noi siamo ciò che pensiamo, e i limiti che abbiamo il più delle volte sono imposti dai nostri stessi pensieri, allora avere la capacità di pensare in grande è ciò che davvero permetterà a quella bambina, nella fase adulta, di poter realizzare tutti i suoi desideri e diventare una persona di grande valore e ispirazione.
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TROVI ALICE BUSH VIA SOCIAL QUI
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Da mamma ma anche da maestra Shaolin sono profondamente grata ad Alice Bush di aver accolto il mio invito.
Anche io, insieme a mio marito shifu ShiHengChan mi occupo di promuovere metodi e strumenti per il miglioramento della qualità della vita e l'elevazione dello spirito - nel nostro caso tramite le millenarie Arti Shaolin, Patrimonio Culturale UNESCO dell'Umanità
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E apprezzo tantissimo che anche Alice porti avanti la sua attività in stretto contatto con suo marito Michael, testimoniando che davvero è possibile essere una coppia vincente ed affiatata sia in amore e famiglia che nel lavoro
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Soprattutto stimo Alice perchè ha saputo creare con Ritualmente uno spazio di apprendimento, allenamento, pratica di rituali relativi alla crescita personale esrtremamente efficace e valido.
Si sta per concludere uno degli anni più oscuri della Storia dell'Umanità ed io sono felice di terminare Origami Volo di Farfalla 2020 con la positiva testimonianza di Alice che, tramite il suo bellissimo lavoro, ricorda a tutti di investire in:
- CAMBIAMENTO (la vita è una sola e se ne sentiamo il bisogno possiamo concederci di cambiare e di essere felici)
- ACCOGLIENZA SENZA GIUDIZIO (per relazioni con gli altri ma anche per i nostri pensieri, le nostre esperienze e per tutto ciò che emerge e vogliamo lasciare andare)
- MIGLIORAMENTO CONTINUO (che non è il perfezionismo che, contrariamente a quanto si può pensare, ci rende mediocri bloccando il nostro potenziale)
- QUALITA' (imparare a vivere e scegliere tempo ed esperienze create con amore, dedizione, professionalità, competenza e innovazione)
- CORAGGIO (imparare a mettersi in gioco, nella vita e nel lavoro)
- AUTO-REALIZZAZIONE ( per poter realmente dare il meglio di sé, a se stesso e agli altri. Perchè realizzarsi non è da egoisti, anzi è un gesto di grande altruismo)
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Auguro a mia figlia Kristel Sundari e a tutte le bambine di oggi che saranno le future donne di domani di imparare da Alice il coraggio e la determinazione di imparare ad essere felici.
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La FELICITA' non è un diritto ma una RESPONSABILITA'"