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ORIGAMI - VOLO DI FARFALLA: DONNE & MAMME CORAGGIO 2021
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"Empatia non è solo leggere l’alfabeto dell’altro,
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ma è tradurre e riscrivere ogni cosa sulla propria pelle"
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(Fabrizio Caramagna)
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DONNA ERIKA è L'UNDICESIMA TESTIMONIAL del 2021
SONO LIETA di presentarvi Erika, psicologa, mamma di Arizona, amante dei viaggi, Brand Ambassador e Vitiligo fighter
Ho conosciuto Erika su IG e trovo molto interessante il suo profilo che ha intitolato proprio come ciò che poi molto spesso va a condividere: ossia prodotti ed esperienze!
Sono molto felice e grata che Erika abbia accolto il mio invito perchè la sua è anche una storia di disagio, sofferenza, coraggio e speranza
Erika infatti soffre di vitiligine, una malattia cronica delle pelle che, pur non essendo pericolosa né contagiosa, purtroppo è altamente invalidante a livello emotivo, sociale e psicologico e spesso spinge le persone che ne soffrono a vergognarsi, isolarsi e faticare a socializzare
Da due mesi a questa parte Erika sta intraprendendo un percorso con un trattamento innovativo studiato da un dottore vicentino e messo a punto in qualità di crema estetica (quindi finalmente senza controindicazioni, come invece erano i trattamenti cortisonici di prima) e nel suo profilo IG mese per mese ne parla.
Io non ho la vitiligine ma ho sofferto tantissimo a livello psicologico per la mia pelle quando ero adolescente: un semplice brufolo mi bloccava totalmente, mi portava a mentire pur di non uscire e dover incontrare i miei compagni di classe (mi inventavo di avere la febbre mettendo il termometro sulla lampadina per far salire la temperatura) e sono arrivata addirittura a far annullare ai miei genitori un viaggio in Nord America (che era il mio sogno) il giorno prima della partenza.
Per cui stimo tantissimo Erika che, con una malattia cronica obiettivamente più invalidante di una pelle problematica durante lo sviluppo puberale, si sta impegnando in prima persona per sensibilizzare le persone alla conoscenza della vitiligine, per riportare un pò di autostima e speranza in chi come lei ne soffre e magari ha già fatto tanti tentativi ed è completamente scoraggiato/a.
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Anche a Erika ho posto le domande ispirate ai percorsi educativi che seguo con Kristel Sundari perchè sono convinta, come affermò la dott.ssa Montessori, che l'"educazione non è un momento isolato dell'esistenza ... bensì essa deve essere un concreto aiuto alla Vita in tutte le sue espressioni"
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1) La dott.ssa Maria Montessori ha lasciato all'Umanità un Metodo educativo il cui motto principale è “AIUTAMI A FARE DA ME” e vede il bambino come persona completa, il cui destino è costruire una società nuova e improntata alla pace. Sei una mamma e sei una psicologa: ritieni che questo motto sia importante anche per chi è già adulto?
Durante i miei studi di psicologia prima, e le mie letture personali dopo (soprattutto durante la gravidanza e dalla nascita di Arizona in poi), sono sempre rimasta molto affascinata da come la visione di Maria Montessori fosse alquanto all'avanguardia per la sua epoca e moderna tutt'oggi. Il suo motto "aiutami a fare da me" è applicabile sia al bambino, tanto quanto all'adulto, poichè per tutta la vita saremo sempre posti di fronte a situazioni nuove dove l'apprendimento delle strategie risulti essere la parte iniziale di tutto quel processo che poi porta alla risoluzione del caso. Pensiamo, ad esempio, a quando dobbiamo cambiare lavoro o a quando ci troviamo di fronte a nuove tecnologie, cosa che ha dovuto fronteggiare la vecchia generazione: penso a mia nonna, quasi novantenne, che si è ritrovata a digitare numeri e lettere che non si sentono più al tatto, oppure a inviare e ricevere fotografie che non si possono toccare con mano. Così come per mia figlia, anche con lei il motto "aiutami a fare da me" è stato l'unica maniera per consentirle di interiorizzare il metodo e iniziare ad usare lo smartphone in totale autonomia.
Il fulcro del pensiero montessoriano sta nell'accompagnare bambino o adulto che sia nell'impresa, facendosi il più possibile spettatori, ma allo stesso tempo intervenendo per correggere o veicolare l'attenzione su passaggi che possano aiutare a risolvere il compito. Aver lavorato per tanti anni nell'ambito della Pet Therapy, sia nelle case di riposo, sia nelle scuole, mi ha permesso di sviluppare questa capacità di intermediazione, focalizzandomi più sul percorso che sul risultato finale.
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2) Il pedagogista Loris Malaguzzi ha insegnato che il bambino è dotato di CENTO LINGUAGGI, ossia plurimi accessi alla realtà e al mondo: per questo motivo egli deve essere messo nelle condizioni di attivare contemporaneamente più modalità espressive, esercitando contestualmente le mani, il pensiero e le emozioni. Sei un appassionata di viaggi (e penso non a caso hai chiamato tua figlia Arizona) e su IG spesso coinvolgi Tua figlia nel testare prodotti di vario genere ( giochi, vestiti, cibi etc) : quanto è importante saper coltivare, incentivare e valorizzare le proprie abilità e la forza interiore fin dalla più tenera età? In che modalità?
Spesso vedo bambini, anche sui social, che diventano l'esatta copia del genitore e mi ritrovo a domandarmi
"sarà stato davvero questo quello che il bambino desiderava"?
E' molto labile il confine tra l'indirizzare il bambino verso una strada che noi già conosciamo, e che quindi ci viene facile proporre, e il voler vedere realizzati sogni che a noi non sono stati permessi, facendo diventare il bambino quello che avremmo voluto essere noi genitori.
Io sono dell'idea che ogni bambino nasca con determinate predisposizioni naturali e che sia assolutamente compito del genitore farle emergere, proponendo quante più esperienze e situazioni possibili per valorizzare le sue abilità. Una delle nostre passioni di famiglia è proprio quella di viaggiare e credo che questo sia il modo più facile e completo di mettersi alla prova per un bambino, facendone emergere la capacità di socializzazione, di adattamento, di orientamento, le capacità fisiche ed emotive e talvolta anche delle vere e proprie passioni: proprio durante il nostro primo viaggio in Croazia, con Arizona di soli 5 mesi, abbiamo scoperto ad esempio il suo amore per l'acqua, tant'è che poi l'abbiamo subito iscritta al corso di nuoto il mese successivo, un amore che continua tutt'oggi.
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3) Il Prof. Howard Gardner propone il superamento della vecchia concezione d’intelligenza come fattore misurabile tramite il Q.I. (quoziente di intelligenza) descrivendo il bambino come portatore non di un'unica intelligenza ma di DIVERSE INTELLIGENZE (linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, intrapersonale, interpersonale, naturalistica, spirituale) ovvero numerose strade/opportunità per raggiungere un obiettivo. Hai la vitiligine, una malattia che spesso non viene trattata in quanto tale dagli stessi medici (non essendo pericolosa o contagiosa) ma che purtroppo è altamente invalidante a livello emotivo, sociale e psicologico (poichè spesso le macchie bianche sono in parti molto esposte del corpo - mani, bocca, occhi, braccia, gambe etc -) e chi ne soffre si vergogna, si isola, fatica a rispondere alle mille domande delle persone che purtroppo non sempre hanno il tatto nel chiederti cosa siano. Secondo te quanto è importante e come si fa ad allenarsi alla fiducia in se stessi, all'equilibrio psicologico e alla serenità interiori quando si ha una malattia cronica come la vitiligine?
Ammetto che anch'io ci sto lavorando da anni. La vitiligine si è portata via buona parte dei colori della mia vita e del mio corpo: da più di 10 anni combatto con queste macchie che di per sè non sono pericolose a livello fisico, ma lo sono altamente a livello emotivo, psicologico e sociale. In passato mi divertivo a lavorare come fotomodella e stare davanti alla macchina fotografica era un vero divertimento, ma da quando sono arrivate loro ho iniziato a vergognarmi e nascondere il più possibile il mio corpo. La vitiligine oltretutto è davvero subdola, perchè più stai male per lei, più lei aumenta (una delle cause è anche il fattore stress, quindi diventa un vero circolo vizioso): ricordo ancora la mia crisi a pochi giorni dal matrimonio perchè avevo scoperto una micro macchia sulla mano sinistra, sapendo che sarebbe stata al centro dell'attenzione dei fotografi al momento dello scambio degli anelli. La pandemia dello scorso anno ha accentuato tutto, la paura del virus, il continuo sfregamento delle mani con i gel alcoolici, l'ansia di contrarre il virus e il timore per le persone a me care hanno dato il via ad una vero e proprio boom di macchie sulle mani, che poi è proprio la parte che si è costretti ad avere sempre sotto occhio tutto il giorno.
Questa è stata davvero dura da superare.
Per fortuna da qualche mese a questa parte alcuni studi e una crema innovativa hanno acceso una speranza in noi vitiligo fighters, così ho voluto provarla sulla mia pelle (è proprio il caso di dirlo), ottenendo finalmente i primi risultati.
La speranza e proprio questi primi risultati hanno portato ad una grande motivazione e il fatto che molte persone mi seguano per vedere come procede il trattamento mi fa credere ancora di più in questo percorso: tornando alla mia passione per i viaggi, ho pensato di guardare le macchie sotto un'altra veste, come se fossero una cartina geografica, tant'è che una macchia l'ho anche denominata "Australia" perchè ne ricordava la forma, e spero presto di trasformare la V di vitiligine in una V di vittoria contro la malattia.
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4) Come donna, moglie, mamma e persona affetta da vitiligine, hai un consiglio che vuoi regalare ad una bimba di 4 anni per il suo futuro?
Di primo impatto mi verrebbe da dire "sii felice perchè sei unica", ma questo è quello che ci sentiamo spesso ripetere anche noi affetti da vitiligine: "le tue macchie ti rendono speciale" è una frase che a volte ci fa arrabbiare, perchè noi vorremmo essere speciali in tanti modi diversi, non in questo, che in realtà ci fa solo soffrire.
La vitiligine cancella, cancella i colori, cancella i sorrisi, cancella i rapporti. Ci sono ben altri modi di essere diversi e speciali.
E allora le dico di credere nel futuro, negli studi che per fortuna la scienza ha iniziato a fare anche su di noi, di continuare a cercare soluzioni, di essere sempre curiosa, di persistere nel ricercare la tua felicità e quello che ti fa stare davvero bene e, se possibile, di essere un esempio per gli altri e di cercare sempre la tua strada, qualunque essa sia e ovunque essa ti porti.
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GRAZIE di CUORE CARA ERIKA per il CORAGGIO, l'EROISMO e il CALORE UMANO nel condividere la Tua esperienza personale, condividendo speranza, determinazione e amore per la vita!