DONNA KATIA è LA SESTA TESTIMONIAL del 2023
Logopedista. Co-direttrice per 10 anni del Trampolino, un centro specializzato in autismo e piccola infanzia a Giubiasco, ideatrice del modello iuki®. Titolare dello studio LOGOPEDIA, con sede a Lugano. Effettua terapie in italiano, francese e tedesco. Katia aiuta le persone autistiche, adulti e bambini, a comunicare su tutti i livelli: non verbale, verbale e scritto.
Ho conosciuto Katia grazie a IG , segnalata da una educatrice che già partecipava al mio progetto EDU-CREATIVE CHANNEL. Ospitando Katia nelle live mensili ho iniziato a scoprire ed approfondire meglio il mondo dell’autismo e la mia stima verso Katia cresce ogni giorno di più per la sua umanità, generosità, competenza e genialità per essere diventata un punto di riferimento utile ed efficace per genitori , educatori e medici che si trovano a crescere bambini con autismo.
COS’È LA IUKI BOX?
- Acquisire un primo lessico
- Costruire e comprendere le frasI
- Comprendere le domande
- Imitare gestualmente e verbalmente
- Lavorare sullo sviluppo del gioco simbolico
- Giocare insieme ai bimbi autistici
- Generalizzare gli apprendimenti
- Confrontarsi con il concetto dell’assurdo
- Versatilità: tutti possono utilizzare la iuki BOX
- percorso terapeutico per lavorare sulla comunicazione appreso dalle terpeute
- materiali pedagogici: iukiBOX per imparare la struttura della frase e iukiONLINE
COS’E’ IUKIONLINE
iuki ONLINE è una piattaforma dove potrai scoprire una moltitudine di esercizi per imparare parole nuove, per esercitare le frasi e per comprendere le domande. Grazie alle attività interattive nella categoria LESSICO, il tuo bambino si divertirà imparando moltissime nuove parole, rappresentate con i pittogrammi, in tante diverse categorie. Sulla piattaforma iuki troverai inoltre degli esercizi di abbinamento tra pittogrammi e fotografie.
————-
Anche a Katia Rezzonico ho posto le domande ispirate ai percorsi educativi che seguo con Kristel Sundari perchè sono convinta, come affermò la dott.ssa Montessori, che l’“educazione non è un momento isolato dell’esistenza … bensì essa deve essere un concreto aiuto alla Vita in tutte le sue espressioni” .
-
La dott.ssa Maria Montessori ha lasciato all’Umanità un Metodo educativo il cui motto principale è “AIUTAMI A FARE DA ME” e vede il bambino come persona completa, il cui destino è costruire una società nuova e improntata alla pace. Ritieni che questo motto sia importante anche per chi è già adulto? Perchè?
Il messaggio di Maria Montessori è secondo me duplice: da un lato sprona, incentiva all’autonomia, dall’altro rafforza il concetto di collaborazione, di fare insieme. Appoggio questa visione, in quanto trovo che sia importante trovare la maniera di affrontare in autonomia la vita. Di trovare la forza di affrontare, sia gli eventi facili che questa ci presenta ma anche quelli difficili. In questo senso trovo che ogni essere umano dovrebbe fare un lavoro su di sé per capire come mettere in atto queste risorse nel momento del bisogno. Trovo tuttavia che l’essere umano non debba fare tutto da solo. Che l’essere umano viva in comunità con altre persone e che è giusto che sappia di potersi appoggiare all’altro. L’aiuto che tra noi esseri umani ci possiamo dare è altrettanto importante, come sostegno reciproco e come condivisione di competenze.
…
-
Il pedagogista Loris Malaguzzi ha insegnato che il bambino è dotato di CENTO LINGUAGGI, ossia plurimi accessi alla realtà e al mondo: per questo motivo egli deve essere messo nelle condizioni di attivare contemporaneamente più modalità espressive, esercitando contestualmente le mani, il pensiero e le emozioni. Sei la creatrice di iuki, modello logopedico nell’ambito dell’autismo, per apprendere e sviluppare il linguaggio verbale attraverso materiali facili ed intuitivi che permettono una programmazione terapeutica graduale e personalizzata, appoggiandosi sul gioco e i canali visivi ed auditivi dell’apprendimento. Se dunque i 100 Linguaggi rappresentano metaforicamente le potenzialità che ognuno possiede nei processi cognitivi e nelle tante forme di creatività e di costruzione della conoscenza, come si sposa questa visione con la realtà dell’autismo? Loris Malaguzzi inoltre ha offerto un’immagine di bambino quale soggetto infinitamente competente, creativo ed intraprendente, che necessita di tempo e spazio per poter esprimere pienamente se stesso: con i bambini autistici, quanto è importante saper coltivare, incentivare e valorizzare le loro abilità e la forza interiore fin dalla più tenera età ? In che modalità?
Uno dei grandi miti da sfatare in autismo è che la persona autistica non comunichi. La persona autistica utilizza dei canali di comunicazione che non vengono compresi o accettati dalla nostra società. Il lavoro da intraprendere in questo senso è quindi quello di fornire agli autistici gli strumenti di comunicazione che vengano compresi e utilizzati nella nostra società. La persona autistica capisce e si esprime meglio attraverso il supporto visivo. È importante quindi, fin dalla tenera età, insegnarle ad utilizzare il supporto visivo, sia per esprimere dei desideri, per esprimersi, come anche per capire il mondo esterno, ciò che il mondo esterno le vuole dire. Il lavoro però va fatto anche dalla società. Anche quest’ultima deve imparare a conoscere l’autismo e a comprenderne le modalità di interazione e comunicazione.
…
-
Il Prof. Howard Gardner propone il superamento della vecchia concezione di intelligenza come fattore misurabile tramite il Q.I. (quoziente di intelligenza) descrivendo il bambino come portatore non di un’unica intelligenza ma di DIVERSE INTELLIGENZE (linguistica, musicale,logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, intrapersonale,interpersonale, naturalistica, spirituale) ovvero numerose strade/opportunità per raggiungere un obiettivo. In qualità di pedagogista esperta in autismo, in base al Tuo percorso e alla Tua esperienza, hai notato se le persone con autismo prediligono ed attivano maggiormente alcune intelligenze rispetto ad altre? Secondo te perchè? E quanto è importante e come si fa ad allenare un figlio/un bambino autistico alla felicità?
Come per le persone neurotipiche, anche ogni persona autistica è a sé. Ogni persona autistica ha le proprie predilezioni, le proprie qualità, le proprie capacità in diversi ambiti. È quindi difficile rispondere in maniera generica a questa domanda. Allenare un bambino autistico alla felicità purtroppo non è una cosa che può fare solo la famiglia. Oggi la felicità di un bambino autistico è strettamente correlata a ciò che la società offre per l’autismo. Una delle più grandi paure dei genitori di bambini autistici è il “dopo di noi”. “Cosa succederà a mio figlio in questa società che non è ancora capace di accogliere l’autismo quando io non ci sarò più?”. Trovo che il nostro lavoro di terapisti in autismo sia quello di fornire alla persona autistica il maggior numero di competenze che lo avvicino il più possibile all’autonomia.
…
-
Come donna, moglie, mamma, logopedista esperta in autismo, formatrice hai un consiglio che vuoi regalare ad una bimba di 5 anni per il suo futuro?
Questo è un lavoro che sto facendo proprio con le mie bambine di 5 e 8 anni. Cosa è importante? Cosa voglio trasmettergli come mamma? Quali valori voglio trasmettere alle mie bambine? Io voglio che le mie bambine sappiano di poter contare sulla loro famiglia e su loro stesse. Questo è il lavoro più grande che noi genitori stiamo facendo. Fornire loro la coscienza delle proprie capacità e la coscienza di una famiglia che le sostiene e le sosterrà per poter sviluppare al meglio nel corso della vita le proprie potenzialità.
TROVI KATIA REZZONICO VIA SOCIAL QUI
GRAZIE DI CUORE CARA KATIA PER L’EMPATIA e L’ACCOGLIENZA CHE TRASMETTI CONDIVIDENDO LA TUA INTELLIGENZA ED UMANITA’ A SERVIZIO E SOSTEGNO DELLE PERSONE AUTISTICHE E DELLE LORO FAMIGLIE